Cresce la Consapevolezza per la Tutela delle Tartarughe Marine
Negli ultimi anni, si è assistito a un significativo aumento della sensibilità e del rispetto nei confronti delle tartarughe marine, un fenomeno che rappresenta una ventata di positività per l’ambiente marino. Nonostante ci siano ancora alcune persone che non sono completamente coinvolte in questa causa, il cambiamento è palpabile e si avverte un progressivo miglioramento da parte della comunità e degli operatori balneari.
Monitoraggio delle Caretta Caretta
Gianluca Gianelli, noto rappresentante del WWF Massa Carrara, è attivamente impegnato insieme ad altri volontari ed esperti nel monitoraggio estivo delle tartarughe Caretta caretta. Questi animali marini sono alla ricerca di luoghi idonei per deporre le loro uova lungo il litorale. Per formare nuovi volontari e diffondere la consapevolezza, è stato organizzato un evento presso l’Oasi WWF Dune, in collaborazione con l’Università di Pisa e con il supporto del professor Marco Zuffi. Questo incontro, previsto per venerdì pomeriggio alle 18, è aperto a chiunque desideri apprendere di più su come avviene il monitoraggio, su come riconoscere le tracce delle tartarughe e su come raccogliere dati utili per la ricerca.
Al momento, è stato registrato un solo nido di tartaruga, il primo in Toscana, situato al Cinquale. Questo dato sottolinea l’importanza del lavoro di monitoraggio svolto dai volontari.
La Routine dei Volontari
La vita di un volontario impegnato nella tutela delle tartarughe marine è caratterizzata da un ritmo preciso, con orari e percorsi programmati. Dall’inizio di giugno, i volontari hanno avviato le ronde di monitoraggio e i controlli sulle spiagge, coprendo tutte le aree sensibili. Giannelli spiega che un gruppo di circa dieci persone si alterna per controllare le spiagge, solitamente in coppie per motivi di sicurezza. Si muovono in bicicletta, a piedi e in auto per raggiungere i vari obiettivi, partendo da Forte dei Marmi fino a Marina di Carrara, monitorando le spiagge sabbiose lungo il percorso.
Il monitoraggio avviene in orari strategici, in particolare all’alba, tra le 5 e le 6:30, quando i volontari cercano di verificare se le tartarughe siano venute a deporre le uova o se stiano semplicemente esplorando. Sono costantemente in contatto con la Capitaneria di Porto e con studiosi, mentre il periodo di maggiore attività delle tartarughe va dalla mezzanotte alle 7 del mattino. Inoltre, sono stati programmati controlli specifici tra l’1 e le 3 di notte per cercare di intercettare le tartarughe e permettere l’installazione di un dispositivo satellitare sul loro guscio, con l’obiettivo di monitorare i loro spostamenti lungo la costa. Questo sarebbe un importante passo avanti nella ricerca, consentendo di seguire il percorso delle Caretta caretta, i loro ritorni e le loro abitudini migratorie.
Un Invito alla Partecipazione
L’auspicio di Gianelli e del suo team è di attrarre un numero sempre maggiore di persone all’incontro di venerdì. L’obiettivo è non solo informare, ma anche incentivare i partecipanti a condividere le informazioni apprese con amici e operatori balneari. Questo scambio di conoscenze è fondamentale per sensibilizzare ulteriormente la comunità su come comportarsi in caso di avvistamenti di tracce di tartaruga e su chi contattare in tali situazioni.
Negli ultimi anni, la sensibilità verso le Caretta caretta è aumentata sia tra i cittadini che tra gli operatori balneari. Si nota una maggiore attenzione verso la loro protezione, con un rispetto crescente e una diminuzione dell’inquinamento luminoso lungo le spiagge. La collaborazione con le associazioni degli stabilimenti balneari ha portato a riscontri positivi, un segnale incoraggiante per il futuro della tutela delle tartarughe marine.
